Approfondimenti

Cosa sono le onde anomale e con che frequenza si verificano?
Le onde anomale, chiamate anche onde estreme o anormali, sono onde impreviste e estremamente grandi che possono verificarsi in mare aperto. Possono raggiungere altezze fino a 30 metri o più e possono essere estremamente pericolose per ogni tipo di imbarcazione e marinaio. Le onde anomali si formano a causa di un fenomeno noto come interferenza costruttiva che si verifica quando due o più onde si incontrano e le loro creste (il punto più alto di un’onda) si allineano, causando l’aumento dell’altezza dell’onda. Ciò può accadere con onde generate da diverse fonti, come vento e correnti, o con onde che viaggiano su lunghe distanze e lunghezze d’onda simili. Le onde anomale possono anche formarsi quando un’onda grande incontra un ostacolo, come un barriera corallina o un fondale in salita, e l’energia dell’onda viene riflessa su se stessa, causando l’aumento dell’altezza dell’onda e creandone una grande e ripida che può essere difficile da gestire anche per una nave. La frequenza delle onde anomale non è ben compresa ed è difficile da prevedere. Si tratta di eventi rari che possono verificarsi in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, causati come detto da una combinazione di fattori come vento, correnti e profondità dell’acqua. Tuttavia,

I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti?
I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti (Roaring Forties e Furious Fifties) sono termini utilizzati per descrivere i venti occidentali intensi che soffiano attraverso l’emisfero australe, tra le latitudini di 40 e 50 gradi. Questi venti sono conosciuti per la loro forza e costanza, rendendoli un fenomeno meteorologico cruciale durante la navigazione negli oceani australi e per gli skipper della Global Solo Challenge. I Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti sono causati dalla combinazione della rotazione della Terra e della mancanza di masse terrestri nell’emisfero australe a queste latitudini. La rotazione della Terra fa sì che i venti soffino verso est, mentre la mancanza di masse terrestri consente loro di acquisire velocità e forza. Questi venti possono raggiungere velocità superiori a 100 km/h e formano mare grosse ed enormi onde. I termini “Roaring Forties” e “Furious Fifties” sono stati utilizzati per la prima volta dai marinai nel XIX secolo durante le navigazioni nei mari del sud in riferimento al rumore forte prodotto dal vento mentre soffiava sulla superficie del mare e contro le vele e l’attrezzatura delle navi. Questi venti possono essere imprevedibili e pericolosi, i marinai devono essere ben preparati ed esperti per affrontarli in modo sicuro. Venti


Due grandi uomini, il giro del mondo: destini paralleli
Pasaje Drake ©Instituto Nacional del Agua, INA Quando ho saputo del lancio della Global Solo Challenge (GSC) con il suo formato innovativo in cui si privilegia l’uso di imbarcazioni già esistenti e non appartenenti ad una classe specifica, sono andata a ricercare i disegni delle imbarcazioni usate dai pionieri delle regate intorno al mondo. Ho ritrovato nella mia libreria “del mare” il diario di bordo di Sir Francis Chichester, “Gipsy Moth. Il giro del mondo a vela”. Nel 1967 Chichester completò per la prima volta il giro del mondo a vela, in solitario, con un solo scalo, passando per i tre grandi capi, in nove mesi ed un giorno. Per trovare l’appendice III dell’edizione italiana dove è illustrato il piano velico del Gipsy Moth IV, mi sono imbattuta in un capitolo scritto dalla moglie Sheila Chichester. A volte, accanto ad un grande uomo, c’è una grande donna. Il racconto di Sheila Chichester mi ha suggerito un parallelismo tra due grandi uomini, due navigatori che hanno scritto la storia della marineria: Francis Drake e Francis Chichester. Sheila, per affrontare la lontananza del marito durante le navigazioni in solitario e credendo fermamente nella forza del pensiero positivo e della preghiera, aveva fatto

La Global Solo Challenge ti invita a scoprire A Coruña
©Turismo A Coruña Le partenze scaglionate della Global Solo Challenge, che si svolgerà dalla fine di agosto a dicembre 2023, offrono l’opportunità di esplorare un luogo che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita: la città di A Coruña, il porto di partenza e arrivo di questa sfida velica. Non che ci sia bisogno di una scusa per visitare la bellissima A Coruña, ma mentre sarà città ospite di un giro del mondo in solitaria e senza scalo – la Global Solo Challenge – la prospettiva è ancora più invitante. Cosa si può chiedere di più da una città bagnata dall’Atlantico selvaggio, che combina il verde dei suoi dintorni con il blu del mare ed ha un centro urbano pieno di magia? Beh, molto di più di quanto si possa immaginare. La città, in cui nessuno si sente uno straniero, offre paesaggi spettacolari e viste sull’Oceano Atlantico che ti aiuteranno a staccare dalla frenesia della vita quotidiana. Che si arrivi in auto, in aereo o dopo un piacevole viaggio in mare, questa città dal sapore salmastro non delude mai. I 30 navigatori previsti alla partenza della Global Solo Challenge hanno già l’opportunità di godersi la loro nuova casa nella Marina