Lo abbiamo chiesto a Miranda Merron, iscritta alla Vendee Globe 2020. Questa sarà la prima di una serie di interviste agli iscritti alla Vendee Globe 2020 che hanno scelto di partecipare pur avendo un budget limitato. Ho ben presente i costi di fare un giro del mondo su un Class40 avendo partecipato alla Global Ocean Race 2011/2012. So anche che come per la pressione del vento, la spesa di gestione di una barca è una funzione quadratica rispetto alla lunghezza. Ovvero al raddoppiare della lunghezza di una barca quadruplicano i costi.

La formula regge e funziona se prendiamo in considerazione un Mini 650 e un Class40. A parità di livello di campagna (amatore, professionista), un a campagna Class40 costa almeno quattro volte una campagna Mini 650. Passando da un Class40 ad un IMOCA 60 non bastano il doppio dei costi. Direi anzi che sulla scala superiore, di una campagna al top. Dobbiamo infatti considerare che un Class40 è come se fosse una barca di “serie” con costi limitati dal regolamento. Un IMOCA 60 è come la classe proto dei Mini, con foil e chiglie basculanti.

Per questo motivo forse la funzione rimane quadratica se passiamo da un Mini 650 di Serie, ad un Class40, ad un vecchio IMOCA60. L’ultimo IMOCA a chiglia fissa credo sia stato perso a mare nella campagna pre Vendee Globe del britannico Richard Tolkien. Lo aveva rilevato dall’italo-francese Alessandro di Benedetto. Barca con la quale partecipò come Team Plastique nell’edizione 2012-2013. Nell’edizione 2020 ci saranno barche a chiglia fissa? Credo di no, ma potrei sbagliarmi, secondo me il budget richiesto è superiore.
Rapporto fra i costi di una campagna annuale
- Mini 650 Serie (nuovo)
- Mini 650 Proto x 1.5-2?
- Class40 (recente) x 4
- Class40 (nuovo) x 6
- Imoca 60 (vecchio) x 10
- Imoca 60 (recente) x 20
- Imoca 60 (nuovo progetto) x??

Non è possibile dare una risposta definitiva su nessuno di questi valori perchè entrano in gioco tanti fattori. La barca può essere di proprietà o noleggiata, nel caso del noleggio è un costo secco. Nel caso dell’acquisto dovremmo considerazione la svalutazione spalmata sugli anni durante i quali lo abbiamo sfruttato. Pertanto un nuovo progetto ha costi che sulla carta saranno almeno doppi rispetto ad una campagna su barca recente. Ma, non possiamo ragionare per cassa, dobbiamo farlo per competenza.
Scusate, troppi anni passati nel settore valutazioni finanziarie! Il discorso si complica se consideriamo anche la sponsorizzabilità di un progetto. Un buon velista con una buona barca potrebbe ritrovarsi a conti fatti a negoziare con parti che possono sostenere il progetto. Il velista avventuriero o che comunque prepari una campagna senza il “Wow factor” potrebbe trovarsi di fronte ad un vuoto sul mercato delle sponsorizzazioni.
In altre parole diremmo che piove sempre sul bagnato, ma attenzione alle semplificazioni. Coloro che sembrano avere sempre lo sponsor pronto raramente sono degli scappati di casa. Solitamente sono dei fantastici professionisti che abbracciano la vela in maniera multidisciplinare. Sono velisti, navigatori, sportivi, atleti, uomini o donne mediatici. Questo oltre che tecnici, esperti di elettronica, idraulica e tutto quanto serve per navigare su una moderna barca!

E’ ancora possibile sognare una partecipazione low cost alla Vendee Globe?
Per provare a dare una risposta a questa domanda abbiamo intervistato un concorrente che sta tentando proprio questa impresa. Miranda Merron era co-equipier di Halvard Mabire su Campagne de France alla Global Ocean Race 2011-2012. Non solo ci conosciamo personalmente ma abbiamo navigato durante la stessa regata. Vorrei dire che eravamo ad armi pari ma non lo eravamo né per esperienza, né per barca, né per budget.

Non ne posso certo fare una colpa al team Campagne de France. Miranda e Halvard hanno alle spalle decenni di esperienza. Halvard ha fatto qualcosa come 36 regate transatlantiche e 5 giri del mondo. Miranda come vedremo non era semplicemente un passeggero, tutt’altro. Non a caso Miranda ha già alle spalle un precedente tentativo di partecipazione al Vendee Globe. Alla Global Ocean Race 2011/2012 per varie ragioni si ritirarono nella tappa verso capo Horn.
Ne ho già parlato in un altro articolo e credo la decisione fu sofferta per il team che gareggiava per vincere. Nelle prime due tappe non li riuscimmo mai a superare con la nostra barca di generazione precedente. Ma, nella seconda da Cape Town a Wellington concludemmo con solo 4 ore di distacco. Fui molto emozionato quando fu proprio Halvard Mabire a darmi la prima stretta di mano in banchina. Dopo 35 giorni di navigazione disse solo “regata strepitosa, bravissimi”. Per me era come aver vinto, visto che avevo fatto la mia prima regata appena 3 anni prima.
Miranda Merron: ogni progetto è una sfida fatta di mille incertezze
Miranda, devono esserci stati dei momenti di tensione aspettando che il comitato regata confermasse la partenza del Vendee Globe dell’8 Novembre. Eravate preoccupati che la regata venisse cancellata a causa della pandemia?
No, non ho mai pensato che sarebbe stata cancellata, ma il vociferare non ha certo aiutato. Noi, inteso come organizzatori e team iscritti, stiamo tutti lavorando alla partenza fissata per l’8 Novembre.
Parlaci della tua barca per la Vendee Globe, hai i foil?
No! La barca è un Owen-Clarke design del 2006 costruita per la Vendee Globe di Dominique Wavre col nome di Mirabaud. Ha partecipato all’ultima edizione come Great American IV. Semplice, solida e affidabile. Il giro del mondo come ben sai è lungo! commenta Miranda Merron.

A che punto sei con la tua campagna Vendee Globe? Sei iscritta confermata? Hai già fatto la qualifica?
Ah – qualificata, quello sì! La nostra è una campagna “avventurosa” con un budget ancora più “avventuroso”. Campagne de France è una barca meno recente, senza foil, robusta ed affidabile. Arrivare alla partenza sarà una sfida di per sè. Finire, beh, sarebbe straordinario.
Sarà la tua prima regata in solitaria su un IMOCA 60?
No, ho partecipato con Campagne de France nella Bermudes 1000 race, 2000 miglia in solitaria a maggio di un anno fa. Inoltre sono arrivata settima alla Route du rhum nel 2002 su UUDS (un IMOCA 60. Era la barca di Alain Gautier che aveva il nome di Bagages Supérieurs con la quale aveva vinto la Vendee Globe nel 1993; racconta Miranda Merron

Cosa ne pensi del passaggio da un Class40 ad un IMOCA 60?
Ho fatto parecchie regate su IMOCA in passato. Oltre alla Route du Rhum ho fatto una Transat Jacques Vabre e ben 3 Round Britain & Ireland su tre IMOCA diversi. Detto questo eran 10 anni che non ci navigavo. La differenza principale è l’aspetto fisico ed il maggior numero di sistemi da gestire, come la canting keel; spiega Miranda Merron
La differenza dal punto di vista fisico è davvero così considerevole?
Oh sì, tantissima! Le vele sono davvero pesantissime, anche se nel rimpiazzarle quasi tutte abbiamo risparmiato peso grazie all’avanzamento tecnologico. Ma solo un pochino, i carichi di lavoro sono totalmente diversi, immensi; spiega Miranda Merron.
Ti sei dovuta allenare per guadagnare in forza fisica?
Assolutamente sì! Vogatore, pesi e bicicletta.

La maggior parte delle tue regate recenti è stata in doppio con Halvard, sei contenta di fare una solitaria o preferisci le regate in doppio?
Non c’è nulla di meglio che regatare in doppio con qualcuno con cui vai d’accordo. C’è comunque tantissimo tempo per sè in solitaria quando il co-skipper sta dormendo. Ma, c’è qualcuno con cui condividere i buoni e cattivi momenti di ogni regata. Detto questo, mi piace anche la sfida delle solitaria, e a dirla tutta più vado avanti con gli anni più mi piace. In parte è l’aspetto della sfida. Dall’altra quella dimensione in cui tutto il tuo mondo è ridotto a null’altro che il mare, il cielo e la barca. Ovviamente quando le cose vanno storte, o le condizioni pericolose, preferirei compagnia…
Partecipare al Vendee Globe è stato da sempre un tuo sogno o ci sei arrivata per gradi?
Ho iniziato a preparare un progetto Vendee Globe molti anni fa, che poi non andò in porto per molte ragioni. Non ci ho più pensato fino all’anno scorso, è stato Halvard a convincermi che fosse possibile tirare il budget all’osso, ed eccoci qua.

Quando è iniziata la tua passione per la vela d’altura
Quando era una bambina, i miei genitori avevano un C&C che si chiamava Manitou che aveva vinto la Canada Cup nel 1969. Vivevamo in Canada quando offrirono un lavoro a mio padre in Inghilterra quando avevo 9 anni. Abbiamo navigato traversando l’Atlantico da New York a Falmouth. Quando la famiglia si dovette spostare di nuovo per lavoro a Puerto Rico avevo 12 anni, andammo ai Caraibi in barca. Devo la mia passione ai miei genitori, mio padre in particolare, che mi insegnò ad andare sulle derive a 5 anni.
Mi è giunta voce che tu abbia vissuto in Italia in passato, partecipando anche ad un Giro d’Italia, quanti anni fa?
Oh, wow, quanto tempo fa, era la seconda metà degli anni ’90?! Ho partecipato ad almeno due edizioni del Giro d’Italia. Ho fatto anche due edizioni della 500 x 2 con Alessandra Boato vincendo una, mi pare. E’ passato tanto tempo, ho fatto anche una Roma x 2 con Sam Davies sul suo mini nel 2002 circa. Parecchi anni fa ormai!

Ti senti più sicura o più esposta navigando su una barca più grande, a velocità maggiori?
Il bordo libero, l’opera morta, è più alta e quindi ti senti più sicuro e protetto. Il nostro Class40 della Global Ocean Race era veloce quasi quanto questo IMOCA 60! Non ha i foil e sono passati molti anni di design, non va molto più veloce in media. Tuttavia, devi anticipare tutto con largo anticipo, per non farti beccare con troppa tela su. Questa è la differenza principale fra un Class40 e un IMOCA. Il Class40 è ancora a dimensione d’uomo, e solitamente esci dai guai abbastanza facilmente. Su un IMOCA tutto può diventare difficile e molto più pericoloso.

Grazie Miranda! Non possiamo che augurarti ogni bene per la tua campagna Vendee Globe!
Tornando a noi, immagino avreste voluto sapere qualcosa in più sui numeri e sui costi. Parlando con una distinta signora, come non si chiede l’età, ci sembrava avremmo mancato di classe nel farle domande sui soldi. Quanto costi la sua campagna Vendee Globe possiamo solo stimarlo. Secondo i ragionamenti fatti all’inizio potremmo essere nell’ordine di 2-3 volte il budget che era stato necessario per una GOR su un Class40 nuovo.
Abbiamo raggiunto altri skipper iscritti alla regata. Molti sono sono super impegnati, dopo il fermo causa Covid le barche stanno tornando in acqua una dopo l’altra. Tutti i team sono impegnati a ricommissionare le barche. Il prossimo appuntamento per molti degli iscritti è la nuova Vendee Arctic race. Un nuovo percorso ideato per dare la possibilità di qualificarsi e rodare i motori, la partenza è fissata per il 4 Luglio.

La regata sostituisce quello che sarebbe stato altrimenti un programma composto dalla The Transat CIC, seguita dalla Charleston-New York. Il ritorno in Europa sarebbe dovuto avvenire durante la New York – Vendee. Il nuovo programma si è dovuto adattare alle restrizioni di questi mesi. Ma, consente a tutti di preservare le proprie ambizioni di partecipare alla Vendee Globe con partenza l’8 Novembre prossimo.
Candidati alla partecipazione alla Vendee Globe 2020
Iscritti:
- Fabrice Amedeo NEWREST – ART & FENÊTRES
- Romain ATTANASIOPURE – BEST WESTERN
- Alexia Barrier – 4MYPLANET
- Yannick BESTAVENv – MAÎTRE COQ IV
- Jérémie BEYOU – CHARAL
- Arnaud BOISSIÈRES – LA MIE CÂLINE – ARTISANS ARTIPOLE
- Manuel Cousin – GROUPE SÉTIN
- Clarisse CREMER – BANQUE POPULAIRE X
- Charlie DALIN – APIVIA
- Samantha DAVIES – INITIATIVES-COEUR
- Benjamin DUTREUX – WATER FAMILY – OCEANIA HOTELS
- Kevin ESCOFFIER – PRB
- Boris HERRMANN – SEAEXPLORER – YACHT CLUB DE MONACO
- Jean LE CAM – YES WE CAM!
- Stéphane Le Diraison – TIME FOR OCEANS
- Miranda MERRON – CAMPAGNE DE FRANCE
- Giancarlo PEDOTE – PRYSMIAN GROUP
- Alan Roura – LA FABRIQUE

Pre-iscritti:
- Louis BURTONBUREAU VALLEE 2
- Didac COSTA
- Sébastien DESTREMAU – FACEOCEAN
- Clément GIRAUD – ENVOL
- Pip HARE – PIP HARE OCEAN RACING
- Ari HUUSELA – STARK
- Isabelle JOSCHKE – MACSF
- Thomas RUYANT – LINKEDOUT
- Damien SEGUIN – GROUPE APICIL
- Kojiro SHIRAISHI – DMG MORI
- Sébastien SIMON – ARKEA-PAPREC
- Maxime SOREL – V AND B-MAYENNE
- Alex THOMSON – HUGO BOSS
- Armel Tripon – L’OCCITANE EN PROVENCE
- Nicolas TROUSSEL – CORUM L’EPARGNE